Un controprogetto indiretto all’iniziativa paesaggio da perfezionare nel 2023

14.12.2022

Immagine: Jo l’Helvète

L’anno che sta giungendo al termine è stato caratterizzato dall’approvazione del controprogetto indiretto all’Iniziativa paesaggio da parte del Consiglio degli Stati – come prima camera. L’elaborazione in seno alla commissione della camera alta è stata particolarmente laboriosa: dopo quasi due anni di dibattiti ha finalmente proposto una revisione parziale della Legge sulla pianificazione del territorio LPT2 che considera in parte le esigenze dell’Iniziativa paesaggio (link al comunicato stampa).

I punti positivi: gli obiettivi di stabilizzare il numero di edifici e l’impermeabilizzazione del suolo nella zona non edificabile sono introdotti nella proposta di legge. Tali obiettivi vanno esplicitamente menzionati nei piani direttori cantonali. Meno rassicurante è il fatto che la commissione abbia proposto ulteriori possibilità di costruire con l’idea delle zone speciali. L’idea in sé non è cattiva, ma la porta aperta dal Consigli degli Stati per introdurre anche in queste zone la possibilità di risanare ogni edificio agricolo in casa d’abitazione o di vacanza è chiaramente di troppo. La revisione, in questa forma approvata dal Consiglio degli Stati, è contraddittoria, addirittura schizofrenica, poiché da un lato ha l’obiettivo di ridurre gli edifici fuori zona edificabile e d’altro canto offre più possibilità di costruire, in particolare più possibilità di trasformare, con un inevitabile aumento delle infrastrutture connesse. (Link comunicato stampa). Stranamente la commissione non ha voluto definire questa revisione come controprogetto indiretto all’Iniziativa paesaggio, una decisione che fortunatamente il Consigli degli Stati ha corretto in seduta plenaria, collegando i due dossier. Tuttavia il Consiglio degli Stati ha modificato la revisione.

Allo stesso tempo il Parlamento ha chiesto una proroga delle scadenze per l’esame dell’iniziativa. Ciò gli darà più tempo per elaborare un controprogetto.

Ciò che ci attende nel 2023: il progetto di revisione della legge – considerato come controprogetto all’iniziativa – sarà discusso in dettaglio in seno alla commissione del Consiglio nazionale nei primi mesi del 2023. Speriamo che la commissione e dopo di lei la camera bassa conserveranno le buone proposte della camera gemella sulla stabilizzazione, ma che correggerà il tiro levando le possibilità problematiche di costruire fuori della zona edificabile. Il parlamento ha tempo fino in dicembre 2023. Un’eventuale votazione sull’iniziativa potrà avvenire dopo marzo 2024.

Nel 2023 faremo tutto il possibile per ricevere una buona soluzione per le costruzioni fuori zona edificabile e continueremo a informare il pubblico et i nostri politici riguardo a questa problematica che va risolta il più in fretta possibile con una soluzione praticabile. Tutti insieme!

Nel corso dell’anno che si è appena concluso siamo stati presenti con una moltitudine di interviste dei nostri 17 membri del comitato d’iniziativa (link pagina interviste).

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