Ritiro dell’Iniziativa paesaggio: il comitato d’iniziativa conta su una severa applicazione della legge sulla pianificazione del territorio

19.10.2023

Il comitato dell’Iniziativa paesaggio ha deciso a favore del ritiro condizionato dell’iniziativa. Grazie alla pressione esercitata da quest’ultima il Parlamento ha integrato uno dei suoi principali obiettivi nella legge sulla pianificazione del territorio: stabilizzare il consumo del suolo all’esterno delle zone edificabili. La legge comporta comunque alcune nuove eccezioni con le «zone speciali», nei cui confronti il comitato si dichiara molto critico. Ritiene però che i Cantoni possono designare tali zone solo se ne approfitteranno anche la biodiversità, la cultura edilizia e il paesaggio. Le organizzazioni di sostegno e partner dell’iniziativa seguiranno attentamente l’applicazione della LPT2 ed esigeranno il rispetto degli obiettivi e delle condizioni.

Il comitato d’iniziativa ha esaminato con cura la revisione della legge sulla pianificazione del territorio (LPT2) che il Parlamento ha approvato a fine settembre. Tale revisione è stata proposta come controprogetto indiretto all’Iniziativa paesaggio. Ha deciso a favore del ritiro condizionato dell’iniziativa alla grande maggioranza.

Influsso positivo dell’iniziativa

L’Iniziativa paesaggio è stata lanciata nel 2019 e consegnata nel 2020, dopo i tentativi di revisione della legge sulla pianificazione del territorio avvenuti tra il 2014 e il 2019 e rivelatisi inadeguati poiché conducevano in vicoli ciechi. L’iniziativa desidera frenare la costruzione smisurata nei comprensori non edificabili del territorio. Le proposte dell’Iniziativa paesaggio hanno impedito che il Parlamento spianasse ulteriormente la via alle costruzioni all’esterno della zona edificabile senza definire criteri qualitativi né limitazioni quantitative incisive.

Gli aspetti essenziali dell’iniziativa sono stati ripresi

L’Iniziativa paesaggio ha svolto una prima analisi della coincidenza delle esigenze dell’iniziativa e della LPT2 e dei suoi effetti rispetto al diritto attualmente in vigore.

La LPT2 riprende le esigenze essenziali dell’iniziativa: l’obiettivo di stabilizzare il numero di edifici nella zona non edificabile e l’impermeabilizzazione del suolo nella zona agricola (purché ciò non sia necessario all’agricoltura o al turismo). L’esecuzione di questi obiettivi è regolamentata in modo analogo alla LPT1, ossia come nella zona edificabile.

Le «zone speciali» cantonali, ormai fissate nella legge, sono ovviamente delle «scatole nere», poiché i loro effetti sul paesaggio dipenderanno molto dalle direttive della Confederazione. Comunque gli ostacoli all’introduzione di tali zone sono alti e per la prima volta sono previsti criteri di qualità per migliorare la «situazione generale». Comprendono per la prima volta anche la biodiversità e la cultura edilizia accanto alla valorizzazione della struttura insediativa, delle terre coltive e del paesaggio come criteri per la pianificazione direttrice e delle utilizzazioni.

Essenziale è altresì il fattore temporale: la legge potrà essere messa in esecuzione molto più in fretta di un’iniziativa costituzionale che richiederebbe un ulteriore processo legislativo.

Accompagnamento attivo dell’attuazione

La LPT2 contiene anche aspetti critici, i cui effetti dipenderanno molto dal processo esecutivo.

Ciò concerne in particolare le suddette zone speciali, che aprono soprattutto maggiori possibilità di trasformare edifici agricoli in disuso in abitazioni e consentono di sostituire o ampliare vecchi alberghi o ristoranti all’esterno della zona edificabile.

L’applicazione di tali disposizioni deciderà se la costruzione straripante nella zona non edificabile potrà essere arginata. Perciò il lavoro dell’organizzazione di sostegno dell’Iniziativa paesaggio non termina affatto con il ritiro di quest’ultima. Essa si riorganizzerà per accompagnare l’attuazione della LPT2 in modo critico e riprendere l’attività politica se necessario.

Ulteriori informazioni:

Associazione di sostegno dell’Iniziativa paesaggio e Pro Natura: Urs Leugger-Eggimann, presidente dell’associazione di sostegno, direttore di Pro Natura, tel. 079 509 35 49

Fondazione svizzera per la tutela del paesaggio: Raimund Rodewald, direttore, tel. 079 133 16 39

Responsabile della campagna Iniziativa paesaggio: Elena Strozzi, tel. 079 555 33 79

Citazioni

«Abbiamo lanciato l’Iniziativa paesaggio nel 2019, con la preoccupazione che la revisione della legge federale sulla pianificazione del territorio creasse maggiori eccezioni alle costruzioni nei paesaggi aperti. Volevamo salvare il principio decisivo della pianificazione del territorio in Svizzera, ossia separare i comprensori edificabili da quelli che non lo sono. Un gran lavoro di persuasione ha permesso all’Iniziativa paesaggio di far sì che anche il Parlamento limitasse le costruzioni all’esterno delle zone non edificabili. Siamo consci di dover accompagnare molto attentamente l’esecuzione per garantire che la legge agisca veramente nell’interesse della natura e del paesaggio.»

Urs Leugger-Eggimann

presidente dell’associazione di sostegno, direttore di Pro Natura

«Molte persone sono in sintonia con la natura. Eppure in gran parte della popolazione manca la consapevolezza di quanto sia critica la situazione della biodiversità nel nostro paese. È quindi ancor più importante che la valorizzazione della «biodiversità» sia stata integrata nella legge federale sulla pianificazione del territorio come condizione atta a valutare le future eccezioni alle costruzioni all’esterno della zona edificabile. In questo modo i nostri paesaggi liberi saranno preservati da un’ulteriore cementificazione e frammentazione. Lo stato del paesaggio come habitat è decisivo per il destino della biodiversità, la base della nostra esistenza.»

Suzanne Oberer

presidente di BirdLife Svizzera

«Patrimonio Svizzero si è impegnato molto a fianco dell’iniziativa paesaggio affinché il valore del nostro patrimonio culturale in seno al paesaggio sia riconosciuto e tutelato. È molto importante che la cultura architettonica figuri finalmente come criterio di qualità nella legge sulla pianificazione del territorio. Sorveglieremo attentamente anche gli altri aspetti della LPT2 che ci preoccupano, ad esempio il pericolo della crescente trasformazione di stalle in case di vacanza. La LPT2 non può permettere che piccoli edifici degni di essere conservati poiché caratteristici del quadro paesaggistico siano demoliti per cedere il posto a nuove costruzioni.»

Martin Kilias

presidente di Patrimonio Svizzero

«Dopo quasi dieci anni di discussioni siamo finalmente riusciti a far sì che le costruzioni all’esterno delle zone edificabili siano almeno limitate, non essendo stato possibile fermarle.
L’essenziale è che la LPT2 abbia ripreso alcuni importanti meccanismi dell’Iniziativa paesaggio, nonostante le numerose eccezioni, in particolare nei confronti degli edifici agricoli e a scopo turistico: le nuove zone speciali, le trasformazioni di edifici e le nuove costruzioni all’esterno del comprensorio edificabile dovranno «migliorare la situazione generale».
Nuovi edifici o ampliamenti sono plausibili in una zona ben collegata, purché i padiglioni artigianali esistenti senza valore che ne giustifichi la conservazione siano demoliti. Anche ricostruire rustici in rovina sarebbe possibile se ciò comporta buone soluzioni dal punto di vista della tutela dei monumenti storici e di una miglior cura del paesaggio.
Baderemo in ogni modo che i provvedimenti atti a valorizzare la struttura insediativa, il paesaggio, la biodiversità e la cultura architettonica siano veramente applicati.»

Raimund Rodewald

direttore della Fondazione svizzera per la tutela del paesaggio

«Con l’Iniziativa paesaggio abbiamo fatto in modo che un Parlamento poco incline a preoccuparsi degli interessi della natura e della biodiversità elaborasse un controprogetto. Il voto unanime a favore della LPT2 indica che si tratta di un compromesso ottenuto con tutte le forze, ma rivela anche la capacità della politica ad accordarsi su aspetti comuni. La legge non è perfetta ma presenta alcuni aspetti positivi, quali l’obiettivo di stabilizzazione. È un successo che ha richiesto molto impegno e molta creatività. L’applicazione da parte dell’amministrazione dovrà avvenire in questo spirito: i contenuti dell’iniziativa, ormai fissati nella legge, vanno rispettati anche dopo il ritiro dell’iniziativa.»

Ursula Schneider Schüttel

presidente di Pro Natura

«Nei cinque anni che hanno seguito il lancio dell’Iniziativa paesaggio abbiamo regolarmente ricevuto testimonianze di persone che deploravano la perdita di porzioni di natura e paesaggio dovuta alla cementificazione del nostro suolo. La preoccupazione riguardo alla conservazione di un paesaggio intatto è molto presente nella popolazione. L’ha costantemente dimostrato nell’ambito di votazioni popolari, azioni e in qualità di membri delle nostre organizzazioni. Lo spirito dell’Iniziativa paesaggio vivrà anche dopo il ritiro di quest’ultima; continueremo a impegnarci per un trattamento rispettoso dei nostri paesaggi.»

Elena Strozzi

responsabile della campagna Iniziativa paesaggio

L’iniziativa paesaggio, consegnata nel 2020, intende tutelare i nostri paesaggi e le terre coltive dalle costruzioni smodate all’esterno della zona edificabile. Le sue organizzazioni di sostegno sono Pro Natura, la Fondazione svizzera per la tutela del paesaggio, BirdLife Svizzera, Patrimonio Svizzero, l’ATA e Casafair.

In Svizzera le costruzioni all’esterno della zona edificabile coprono quasi il 40% della superficie edificata complessiva. Negli ultimi quattro anni sono sorti 23’000 nuove costruzioni all’esterno delle zone edificabili.

La revisione parziale della legge federale sulla pianificazione del territorio funge da controprogetto indiretto all’iniziativa. Il 29 settembre 2023 il Parlamento ha approvato la LPT2 all’unanimità.

Il Consiglio nazionale dibatterà sull’Iniziativa paesaggio nel corso della sessione di dicembre. Ciò è richiesto per motivi formali, anche se l’iniziativa è stata ritirata sotto condizioni: nel caso di un’improbabile ma teoricamente possibile rifiuto della LPT2 in uno scrutinio referendario, anche l’iniziativa sarà sottoposta a votazione.

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