Decisioni contraddittorie del Consiglio degli Stati sulla pianificazione territoriale e la tutela del paesaggio

09.6.2022

L’associazione promotrice dell’Iniziativa paesaggio considera solo parzialmente positive le decisioni odierne del Consiglio degli Stati in merito alla seconda revisione della legge sulla pianificazione del territorio. L’inserimento dell’obiettivo di stabilizzazione nel quadro legislativo, compresa un’efficace attuazione per gli edifici fuori delle zone edificabili, è un chiaro segnale positivo. Tuttavia, con le eccezioni decise oggi, sarà difficile raggiungere il nuovo obiettivo. Il dibattito è ancora in corso e continuerà prossima settimana. 

Oggi il Consiglio degli Stati ha discusso la seconda fase della revisione parziale della legge sulla pianificazione del territorio (LPT 2) e l’Iniziativa paesaggio. Il dibattito non si è potuto concludere e proseguirà settimana prossima. Il risultato è dal punto di vista dell’Iniziativa paesaggio mitigato.

L’adozione della versione di maggioranza riguardo all’articolo 8d è particolarmente rincuorante. Vengono così definite le disposizioni a livello del piano direttore per raggiungere l’obiettivo di stabilizzazione nell’articolo 1. «Solo con questa variante si potrà davvero raggiungere l’auspicata stabilizzazione del numero di edifici fuori delle zone edificabili», afferma Elena Strozzi, responsabile della campagna dell’Iniziativa paesaggio, e aggiunge: «Senza queste disposizioni a livello di piano direttore, l’obiettivo di stabilizzazione sarebbe destinato a rimanere lettera morta.»

L’obiettivo di stabilizzazione messo a rischio da troppe eccezioni

Deplorevole è la decisione del Consiglio degli Stati a favore della variante della minoranza della commissione, che ha avuto la meglio riguardo all’articolo 8c. Il cosiddetto approccio territoriale viene concepito in modo troppo generoso. Questo significa che i Cantoni possono prevedere zone speciali fuori delle zone edificabili in cui possono essere ammesse anche utilizzazioni a ubicazione non vincolata. Ciò consente ulteriori eccezioni per l’edificazione al di fuori delle zone edificabili, in totale contraddizione con gli obiettivi di protezione del paesaggio. Il paragrafo 1bis, che consente la conversione a fini residenziali di edifici agricoli non più utilizzati, è particolarmente inquietante. Nel processo di consultazione, ciò è stato richiesto da un solo Cantone, e il regolamento contraddice diametralmente gli obiettivi dell’iniziativa sulle residenze secondarie adottata nel 2012. 

Il dibattito continuerà settimana prossima. Dal punto di vista dell’associazione promotrice, sono particolarmente importanti le decisioni ancora da prendere in merito all’Iniziativa paesaggio e la questione se la revisione parziale della LPT sarà definita o meno come controprogetto indiretto all’iniziativa. 

 

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