La popolazione deve essere implicata
Anne DuPasquier è esperta di sviluppo sostenibile e s’impegnata per la protezione del paesaggio. L’abbiamo incontrata per capire l’evoluzione dei paesaggi svizzeri e cosa caratterizzi un paesaggio sostenibile.
Anne DuPasquierè esperta di sviluppo sostenibile, membre del comitato dell’iniziativa paesaggio
Signora DuPasquier, dal punto di vista della pianificazione territoriale, come valuta l’evoluzione del paesaggio svizzero negli ultimi decenni?
Il paesaggio svizzero sta cambiando rapidamente. Nell’ultimo decennio, le aree edificate sono cresciute di più di 180 km2, il che equivale a due volte la dimensione del lago di Zurigo o a un aumento di quasi otto campi da calcio al giorno. Il suolo sta diventando sempre più impermeabile e gli habitat naturali vengono frammentati.
Cos’è la pianificazione territoriale sostenibile?
La pianificazione territoriale sostenibile deve includere il paesaggio come elemento chiave. La conservazione delle qualità del paesaggio, la conservazione delle aree vicine alla natura e le particolarità regionali caratterizzate da una cultura edilizia diversa sono la ricchezza del nostro paese. Per questo è necessario una grande attenzione quando si tratta di costruire al di fuori della zona edificabile.
Come si può raggiungere questo obiettivo?
Dobbiamo frenare la cementificazione del territorio nelle zone non edificabili e proteggere la risorsa suolo. Ciò richiede la densificazione dell’area edificata, affrendo una compensazione agli abitanti sotto forma di spazi verdi all’interno delle aree abitative; la conservazione delle aree naturali per la fauna e la flora; e il mantenimento dei terreni agricoli per promuovere la produzione alimentare indigena. Questo è ciò a cui mira l’Iniziativa paesaggio.
Yverdon-les-Bains, aprile 2022